"Il non poter essere soddisfatto da alcuna cosa terrena, né, per dir così, della terra intera; considerare l'ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole meravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell'animo proprio; immaginarsi il numero dei mondi infinito, e l'universo infinito, e sentire che l'animo e il desiderio nostro sarebbe ancora più grande che sì fatto universo; e sempre accusare le cose d'insufficienza e di nullità, e patire mancamento e vòto, e però noia, pare a me il maggior segno di grandezza e di nobiltà, che si vegga nella natura umana". G. Leopardi

martedì 30 dicembre 2008

Glottologia

In italiano sono di origine ebraica fasullo 'falso, non genuino', da pāsūl e, a un livello substandard o paragergale, togo, aggettivo glossabile come 'figo', da ţobh 'buono'.

mercoledì 24 dicembre 2008

S. Natale 2008

Egli si è mostrato.
Egli personalmente.
E adesso è aperta la via verso di Lui.
La novità dell’annuncio cristiano
non consiste in un pensiero,
ma in un fatto:
Egli si è mostrato.
Ma questo non è un fatto cieco,
ma un fatto
che, esso stesso, è Logos –
presenza della Ragione eterna
nella nostra carne.
"Verbum caro factum est" (Gv 1,14).
Il fatto è ragionevole.
Certamente occorre sempre
l’umiltà della ragione
per poter accoglierlo; occorre
l’umiltà dell’uomo
che risponde
all’umiltà di Dio.

Benedetto XVI