"Il non poter essere soddisfatto da alcuna cosa terrena, né, per dir così, della terra intera; considerare l'ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole meravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell'animo proprio; immaginarsi il numero dei mondi infinito, e l'universo infinito, e sentire che l'animo e il desiderio nostro sarebbe ancora più grande che sì fatto universo; e sempre accusare le cose d'insufficienza e di nullità, e patire mancamento e vòto, e però noia, pare a me il maggior segno di grandezza e di nobiltà, che si vegga nella natura umana". G. Leopardi

lunedì 7 gennaio 2008

Duemilaotto

Cavoli! Sono in ritardo! Sull'anno nuovo, sullo studio e sull'allenamento, sulla testa, sulla vita...
Anyway, "il nostro progresso non consiste nel presumere di essere arrivati, ma nel tendere continuamente alla meta". Così sia per tutti questo 2008.

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